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Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: venerdì 29 ottobre, 2021

Dite la verità: un bel display lucido di un iPhone o iPad, che brilla come un diamante, grazie alla pulizia maniacale che ogni giorno gli riservate, è un po’ il vostro fiore all’occhiello.

Tra la vostra combriccola di amici, vi chiamano ‘Mastro Lindo’, e non di certo perché soffrite di una spiacevole alopecia androgenetica, ma semplicemente perché per voi lo splendore di uno schermo lucente, vale ben più della fatica che fate per mantenerlo sempre pulito ed intonso.

Vi capiamo: anche noi amiamo gli schermi lucidi e perfetti.

Soprattutto, amiamo gli schermi di adesso: grandi, luminosi, a matrice attiva, con retro-illuminazione a LED, e la fantastica definizione dei nostri Retina Display.

Sì, li amiamo davvero.

E se andiamo un pelo più a ritroso con la memoria, ci viene un po’ l’orrore nel ricordarci cosa erano gli schermi dei cellulari prima dell’avvento del nostro amato iPhone.

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Vi ricordate? No, meglio di no. L’orrore sarebbe davvero troppo: pezzacci di plastica indistruttibili ma dall'LCD monocMilanotico (quando andava bene, a colori con risoluzione neppure VGA), in cui a stento si poteva giocare a Snake od al Tetris… Brutta storia, la nostra giovinezza!

Ma con l’avvento di iPhone, tutto è cambiato: schermi tattili, grandi, spaziosi… Perfetti per navigare il web con un’esperienza finalmente appagante, vedere film, video, rispondere alle email, giocare… Di tutto!

Vi siete mai chiesti com’è fatto un moderno schermo tattile?

Anzi, più precisamente: vi siete mai chiesti quando è stato inventato? E da chi?

Com'è fatto lo schermo dell'iPhone, iPad od iPod Touch?

Beh, per quanto possiamo essere fan accaniti di Cupertino, la tecnologia sensibile al tocco umano, non è stata inventata dalla Apple.

La tecnologia di base, più o meno quella che usiamo ancora, è stata inventata al CERN verso la fine degli anni ’60 del 1900, ma è solo verso la fine degli anni ’80 che cominciarono ad essere prodotti i i primi, molto costosi, dispositivi sensibili al tocco umano.

La tecnologia progredì lentamente, ma costantemente, e verso la fine degli anni ’90, anche grazie al non indifferente sforzo di Texas Instruments, IBM e di altre grandi aziende, più o meno i risultati finali erano comparabili a quelli che conosciamo ora. Ma erano ancora un po’ troppo costosi, a livello industriale.

Nel primo decennio del 2000 i costi di produzione si abbassarono drasticamente, ed anche grazie a famosi colossi del divertimento elettronico (Nintendo in primis), i dispositivi con touch-screen cominciarono a divenire abbordabili un po’ a tutti i produttori.

Ci sono diversi tipi di schermi tattili, che sfruttano svariati fenomeni fisici, ed ognuno ha pro e contro.

Principalmente, ne sono usati intensivamente però due:

  1. A schermo resistivo;
  2. A schermo capacitivo

Lo schermo tattile di tipo resistivo

Lo schermo resistivo
Uno schema di un generico schermo resistivo: quando l'utente poggia il dito sul sottile film di plastica flessibile, i conduttori si toccano, creando un contatto elettrico. La CPU quindi capirà la posizione cartesiana dell'input, ordinando alla parte grafica di adeguarsi coerentemente con il tocco dell'utente

La tecnologia a schermo resistivo, come lascia intuire il nome, ha come base due sottilissimi, ma abbastanza elastici, schermi di materiale molto conduttivo (solitamente, è un particolare polimero drogato con sali di qualche metallo, ma la tecnologia di costruzione può cambiare di molto da costruttore a costruttore) che sono molto vicini, vicinissimi anzi, tra di loro, ma non si toccano.

Quando l’utente pigia col dito uno dei due schermi, questo ‘tocca’ l’altro, creando così un contatto elettrico: la CPU del dispositivo, quindi, riceve le coordinate del punto dell’asse cartesiano che l’utente sta toccando, e ne calcola quindi la posizione, rimettendo lo sporco lavoro di far apparire le magie sul display al processore grafico.

È un sistema utilizzato da moltissimi dispositivi, quasi tutti tranne smartphone e cellulari vari, a cui solitamente è preferito il sistema capacitivo.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

Lo schermo tattile di tipo capacitivo

Lo schermo capacitivo
Uno schema di un generico schermo capacitivo: quando l'utente tocca il display, si crea una 'zona di disturbo' sulla tensione superficiale dello schermo (a cui è sempre applicata una lievissima tensione elettrica). Tale variazione della capacità, viene letta ed analizzata da una matrice di condensatori, e poi il tutto viene inviato alla CPU, che penserà ad elaborarne i dati

La tecnologia capacitiva invece, calcola la posizione del dito (o delle dita, se è implementata la tecnologia multitocco) in un altro sistema.

Lo schermo digitalizzatore è coperto da un sottilissimo strato di ossido metallico, ed agli estremi dello schermo (ai quattro angoli, per la precisione), è applicata una leggerissima tensione elettrica che si espande in maniera uniforme per tutto lo schermo.

Quando si tocca col dito il display (in realtà, va bene qualsiasi materiale, basta che sia conduttivo… Ed il nostro corpo lo è), c’è una variazione della capacità superficiale della tensione elettrica, che viene immediatamente letta ed analizzata da una matrice di microscopici condensatori, posti appena sotto il vetro.

La coordinata della posizione viene quindi rilevata, ed inviata alla CPU che penserà ad elaborarne i dati.

Uff… Complicato, eh?

Beh, non molto: in realtà, è tutto molto semplice, per una CPU.

Ma perché per i tablet e gli smartphone si preferisce il sistema capacitivo, rispetto a quello resistivo?

Beh, per una serie di fattori, tra cui principalmente: costo contenuto, maggiore sensibilità al tocco, migliore visibilità sotto luce sia artificiale che solare, possibilità di implementare il multi-touch… Tante piccole cose che, messe tutte insieme, ne decretano l’utilizzo privilegiato per cellulari e tablet.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

Tecnologia 'in-cell'

A partire da iPhone 6 e iPhone 6 Plus, Apple ha cambiato radicalmente la tecnologia di costruzione dei display del suo telefono di punta.

Nei modelli citati, infatti, lo strato conduttivo del digitalizzatore è direttamente incluso nel pannello LCD; questo permette un considerevole abbattimento dello spessore totale del pannello, oltre che una apprezzabile sensibilità al tocco umano: la digitalizzazione è più fluida, reattiva e sembra veramente di 'toccare' il pannello LCD stesso (come se il vetro protettivo non ci fosse), per un'interazione umana molto più piacevole.

Tale tipo di tecnologia, chiama 'in-cell' è stata altresì implementata nei nuovi iPad, a partire dalla versione iPad Air 2.

Tipi di LCD: trasmittivi, riflettivi e transriflettivi

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Un semplice LCD trasmittivo monocMilanotico

La superficie di ogni display elettronico moderno, dove un generico processore grafico invia i segnali elettronici da visualizzare sotto forma di informazioni di colore è costruita con la tecnologia a cristalli liquidi, comunemente abbreviata con l'acronimo inglese LCD (Liquid Cristal Display - Schermo a cristalli liquidi, per l'appunto).

Tale tecnologia, estremamente versatile, si basa su un curioso fenomeno fisico di certi particolari cristalli, scoperti casualmente dal botanico austriaco Friedrich Reinitzer sul finire del 1800.

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Uno dei pochi scatti di Friedrich Reinitzer, il botanico austriaco che scoprì causalmente i cristalli liquidi

Reinitzer notò che riscaldando il benzanolo di colesterile (un composto organico del colesterolo, aggiunto all'acido benzoico) questi opacizzava istantaneamente, per poi, curiosamente, ri-diventare trasparente al graduale alzarsi della temperatura.

Una volta raffreddato, il composto si componeva in un'ordinata struttura cristallina, dal colore bluastro.

La cosa fondamentale che Reinitzer notò immediatamente, era che il composto poteva subire di nuovo lo stesso procedimento un numero pressoché illimitato di volte.

L'austriaco ne dedusse quindi che tali cristalli così ottenuti avevano un'insolita quanto duttile proprietà: non passavano direttamente dallo stato liquido a quello solido, ma sperimentavano diversi passaggi intermedi tra i due stati (mesofasi).

Data quindi la loro natura né totalmente solida e né totalmente liquida, potevano essere distribuiti su una superficie piatta, coprendola in maniera uniforme (come un liquido), mantenendo comunque la capacità di essere legati in forma cristallina pseudo-solida.

Per l'effetto Joule, inoltre, le loro molecole cristalline si polarizzavano in proporzione al calore che le pervadeva sotto tensione di un flusso elettrico, facendo quindi passare un dato colore dell'iride dello spettro visibile.

Questa fondamentale proprietà è alla base del loro utilizzo nell'elettronica: i cristalli liquidi possono cambiare colore, grazie alla polarizzazione che creano quando i fotoni l'attraversano, a seconda della tensione elettrica che viene loro somministrata.

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Cristalli liquidi sotto tensione elettrica, polarizzati, illuminati ed osservati al microscopio: a seconda della polarizzazione delle molecole cristalline, i cristalli lasciano passare un dato colore dell'iride

Grazie a questa unica caratteristica, è stato quindi possibile costruire display sottilissimi, rivestiti di cristalli liquidi e regolati elettricamente da una CPU che, agendo sul flusso elettronico che penetra i cristalli, ne determina la colorazione grazie alla polarizzazione.

Ma gli LCD costruiti solamente con un pannello di cristalli non potrebbero mai funzionare: c'è ovviamente bisogno di una fonte d'illuminazione che, passando attraverso le molecole cristalline polarizzate, generi una luce.

Al contrario della tecnologia LED, difatti, gli LCD non emettono spontaneamente fotoni, ma sono semplicemente un filtro per essi: polarizzano la luce visibile, facendo passare una determinata frequenza (e quindi, un determinato colore visibile ai nostri occhi).

Per illuminare i cristalli liquidi, quindi, e permetterne la lettura, si deve forzatamente usare una fonte d'illuminazione, possibilmente compatta e dalla radiosità omogenea. Oggigiorno esistono svariate tecniche d'illuminazione, che generano conseguentemente svariati tipi di LCD.

A seconda quindi del tipo di illuminazione, avremo LCD trasmittivi, LCD riflettivi e LCD transriflettivi.

Ognuno di essi ha pro e contro, e vengono usati differentemente a seconda dell'uso finale del display.

Gli LCD trasmittivi sono illuminati da un lato, e vengono pertanto visualizzati dall'altro.

Tale tipo di illuminazione viene chiamata backlight (luce posteriore), e solitamente, laddove si necessita di quanto meno ingombro possibile (come nei telefoni cellulari e nei tablet, iPhone ed iPad inclusi), è generata per mezzo di un minuscolo pannello fatto di LED.

È un tipo di LCD che garantisce la luminosità migliore negli ambienti con poca luce, satura ottimamente i colori e dona contrasti netti.

I contro sono un alto consumo energetico ed una certa difficoltà di visualizzazione (in alcuni casi, critica) sotto la luce solare.

Un esempio LCD di tipo trasmissivo
Un LCD (monocMilanotico) di tipo trasmissivo: la fonte d'illuminazione, solitamente una micro-lampada o un pannello LED, si trova dietro al pannello LCD stesso. La polarizzazione dei cristalli farà quindi passare solo determinati tipi di frequenze dell'iride, colorando il display a seconda dei dati inviati dal processore grafico che regola la stampa a video

Gli LCD riflettivi, come suggerisce il nome, riflettono la luce ambientale (quindi, da fonte esterna al display) e, grazie ad un apposito pannello a mo' di specchio, permettono la visualizzazione dei dati grafici.

Sono LCD molto economici, estremamente efficienti dal punto di vista energetico (non hanno bisogno di fonte luminosa endogena) e che garantiscono una lettura perfetta sotto la luce solare; di contro, come è logico notare, hanno un contrasto molto debole e, in assenza di illuminazione ambientale sufficiente, diventano illegibili.

Sono i classici LCD che si trovano negli orologi digitali, che garantiscono ottima lettura diurna e bassissimi consumi (una generica pila di un quarzo digitale, in media, può sostentare un LCD riflettivo per anni, prima di essere sostituita).

Agli albori della tecnologia cellulare di massa, tali tipi di LCD erano comunemente implementati nei dispositivi mobili come display principale: grazie al loro consumo contenuto, sostituirono del tutto i display monocMilanotici a LED, molto più ingordi d'energia.

Con l'avvento delle nuove e più performanti batterie agli ioni di litio, nonché del cambio radicale di rotta del concetto stesso di telefonia, furono gradualmente sostituiti dapprima dagli LCD trasmittivi, e poi dai perfezionati transriflettivi. Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

Un esempio LCD di tipo riflettivo
Un LCD di tipo riflettivo: i fotoni vengono riflessi da un pannello a specchio che si trova dietro l'LCD, che li fa rimbalzare sullo stesso (polarizzato) e dunque generare un'immagine leggibile dall'occhio umano. In assenza di luce ambientale sufficiente, questo genere di LCD è dunque illegibile. I primi telefoni cellulari, per risparmiare sulle allora poco efficienti batterie, hanno utilizzato moltissimo questa tecnologia; per risolvere il problema dell'impossibilità di lettura in ambienti con poca luce, i display venivano illuminati (lateralmente) da una piccola lampada od un LED

Il terzo tipo di LCD, il transriflettivo, è un mix dei primi due, ed è quello che viene implementato negli iPhone e, in genere, in molti dispositivi moderni.

Un esempio LCD di tipo transriflettivo di un iPhone 4S
L'LCD transriflettivo di un iPhone 4S, in uno scatto preso durante una rigenerazione di un display OEM.
Si può chiaramente notare il sottile strato di cristalli liquidi, che polarizzano la luce del backlight LED, sollevato per farne apprezzare la presenza.
Per garantire una visibilità ottimale anche sotto luce naturale intensa, nel pannello del backlight è inserita una lamina simil-specchiante, che assicura così la prorpietà riflettiva del display

In pratica, è un LCD trasmittivo con un retro-pannello di superficie a simil-specchio. Tale pannello riesce a riflettere ottimamente la luce ambientale, mentre fa passare la luce artificiale del backlight, garantendo quindi un'illuminazione pressoché eccellente in tutte le condizioni ambientali.

Un esempio LCD di tipo transriflettivo: l'Apple Watch!
Un ottimo esempio di un LCD di tipo transriflettivo moderno: l'Apple Watch

LCD a matrice passiva ed LCD a matrice attiva

Abbiamo già accennato, poco sopra, che i cristalli liquidi possono cambiare la loro polarizzazione a seconda del flusso elettronico che li attraversa, potendo così filtrare qualsiasi colore dell'iride, e di conseguenza visualizzare informazioni di colore percepibili al nostro occhio.

In un generico display LCD, i cristalli liquidi sono divisi in segmenti, il cui numero varia in base a molti fattori e, principalmente, in base alla dimensione del pannello e la sua risoluzione di pixel totali.

Idealmente, ogni segmento dovrebbe avere un contatto elettrico per la regolazione della polarizzazione (che è compito della CPU, o della consorella GPU); in realtà, questo avviene solamente per display molto semplici, di dimensione veramente contenuta, come possono essere quelli degli orologi digitali o delle comuni calcolatrici elettroniche.

Man mano che aumenta la dimensione del display, diventa sempre più difficile inserire un contatto elettrico per ogni segmento, quindi i costruttori hanno dovuto trovare accorgimenti e compensazioni per la fabbricazione di nuovi pannelli complessi.

I pannelli LCD a matrice passiva prevedono che vi sia un contatto elettrico non per ogni segmento, ma per ogni riga o colonna di essi.

È una soluzione molto semplice ed economica, che permette di ridurre di molto i costi di costruzione ed assicura una discreta usabilità del pannello LCD.

Il maggiore inconveniente però è proprio nel più grande vantaggio di tale tecnologia: il circuito di controllo, difatti, riesce comunque a controllare un pixel per volta, e gli altri (presenti nella stessa riga o colonna) devono ricordare la loro posizione fino a che l'integrato regolatore non si dedica di nuovo a loro, aggiornandone le informazioni (refresh, in gergo tecnico).

Come è immediato supporre, questo genera una serie di problematiche immediatamente percettibili all'occhio umano: difficoltà a percepire nitidamente le immagini in movimento veloce e contrasto di scarsa qualità.

I pannelli LCD a matrice attiva, invece, risolvono tali problematiche: il pannello LCD è in pratica scomposto in due sotto-pannelli principali, di cui uno con un sottilissimo film di transistor, capaci di memorizzare lo stato di ogni pixel autonomamente, permettendo un refresh molto più snello e veloce.

I vantaggi sono subito percepibili: immagini molto più nitide, dall'ottimo contrasto, specie in rapido movimento (niente più 'aloni fantasma' tipici dei pannelli a matrice passiva).

Il prezzo da pagare per tale miglioria è un costo di produzione decisamente superiore e uno spessore del pannello lievemente più accentuato.

Tutti svantaggi che, comunque, sono compensati dalla qualità maggiore di tale tecnologia rispetto a quella a matrice passiva. Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

Il display OLED

Il 3D Touch di iPhone 6S
Dalla serie iPhone X in poi (con alcune eccezioni) Apple è passata dalla tecnologia LCD a quella OLED

Un display di tipo OLED (dall'inglese Organic Light Emitting Diode) è l'alternativa tecnologica all'LCD, e si basa su un principio diametralmente opposto ai cristalli liquidi.

Un display OLED infatti funziona grazie all'effetto optoelettronico dei LED.

L'assunto è che particolari diodi (semiconduttori) se eccitati elettricamente producano spontaneamente fotoni, ossia luce.
I LED, in colorazione rossa e verde, con la loro emittenza fotonica sono già noti e costruiti dall'uomo sin dall'inizio degli anni '60 del XX secolo, ma solo negli ultimi anni si è potuto arrivare a produrre LED blu, completando così i tre colori principali della sintesi additiva.

Nei primi vent'anni del XXI secolo, la tecnologia dei colossi dell'elettronica è riuscita a miniaturizzare i LED equiparandoli, grossomodo, alle dimensioni dei cristalli degli LCD, permettendo quindi la produzione di pannelli emittenti per pressoché ogni dispositivo informatico, smartphone incluso.

Nella tecnologia OLED, il pannello dei LED è ricavato su un particolare film polimerico di natura organica a base di carbonio (da cui il nome), opportunamente drogato, cioè modificato a livello atomico, per emettere punti luce blu, rossi e verdi.

Tre punti luce corrispondono quindi ad un pixel, e su ognuno di essi è applicato direttamente un contatto elettrico, in grado di stimolarne l'emissione fotonica.

Con la commercializzazione di iPhone X nel 2017, anche Apple è passata dai pannelli LCD agli OLED.

Rispetto agli LCD, gli OLED sono più leggeri, molto meno spessi, presentano una migliore saturazione cromatica e, soprattutto, hanno un angolo di visione molto ampio, che li rende perfetti per i cellulari e i computer in generale.

Anche a livello di consumo elettrico, comparati con un LCD di tipo transitivo, gli OLED possono far risparmiare molta energia, in quanto per generare il nero non richiedono alimentazione elettrica.

Grazie agli OLED, la Apple ha potuto quindi sviluppare il pannello Super Retina dei suoi nuovi iPhone, aumentando ancora di più la densità di pixel e permettendo una maggiore profondità cromatica.

Il 3D Touch dell'iPhone

Il 3D Touch di iPhone 6S
Esempio di menù contestuale aperto semplicemente premendo con più decisione l'icona di un'app.
Grazie al film resistivo che calcola la forza di pressione, la tecnologia 3D Touch permette un nuovo modo di interazione dell'utente con la macchina

Dal 2014, Apple ha gradualmente cominciato ad implementare nei suoi dispositivi sensibili al tocco (dapprima con il trackpad dei MacBook Pro, e poi con l'Apple Watch) un nuovo tipo di tecnologia, originariamente chiamata Force Touch.

Tale nuova implementazione si basa principalmente su un concetto primordiale del nostro senso del tatto: quando tocchiamo qualsiasi cosa con le nostre mani, esercitiamo una pressione coerente con l'azione che vogliamo compiere.

Tale pressione è a volte calcolata in maniera automatica dal cervello (impulso involontario), ed a volte invece è un comando volontario.

Ad esempio, impugnando una semplice penna per scrivere o prendendo un bicchiere per bere, a meno di non essere sotto forte stato emotivo, applicheremo agli oggetti una pressione moderata, quel tanto che basta per afferrarli ed assicurarci che non cadano.

Non di meno, se invece dobbiamo svitare una tappo incastrato, oppure ad esempio fare leva su un qualsiasi oggetto per sollevarlo, necessariamente dovremmo applicare una forza superiore.

Un concetto semplice ed ancestrale, che diamo per scontato; ma un calcolatore non è un essere umano, e pertanto non può dare nulla 'per scontato': deve essere opportunamente istruito.

Se quindi riuscissimo a far capire alla CPU la nostra forza di pressione su un display sensibile al tocco, ecco che potremmo sfruttare la nuova opportunità per aprire un mondo di opzioni ed utilizzi vari.

Ad esempio, potremmo premere con più decisione una particolare icona grafica per aprire menu contestuali istantanei, facilitando la navigazione del file manager.

Questo, per un dispositivo che è per definizione immediato ed istintivo, come uno smartphone, può essere un vantaggio non da poco.

Per far ciò, è necessario però aggiungere un ulteriore film digitalizzatore al nostro display capacitivo, in grado di leggere la pressione delle nostre dita.

E, come abbiamo visto poco in alto, per la sua stessa natura costruttiva uno strato resistivo è l'ideale, per calcolare esattamente la forza di pressione di un oggetto conduttivo.

Gli ingegneri ed i tecnici di Apple sono riusciti, per primi, ad assottigliare così tanto un multi-strato resistivo e da applicarlo sopra il canonico film capacitivo, unendo quindi il meglio dei due mondi: è la tecnologia 3D Touch, implementata a partire da iPhone 6S.

A seconda della forza di pressione delle dita, il sottilissimo film resistivo comunica alla CPU cosa l'utente vuole esattamente fare, per spalancare nuovi modi di navigazione con un puntatore naturale, ovvero il dito, che ha il grosso problema di non essere mai continuo (come è invece un mouse), ma discontinuo.

Il display 'borderless' di iPhone X

Lo schermo borderless di iPhone X
Il display senza bordi di iPhone X

Un display chiamato 'borderless' (senza bordi) è un particolare pannello LCD oppure OLED che ha la caratteristica di avere il limite del campo visivo coincidente con il perimetro stesso del telefono.

In pratica, i quattro margini dei bordi sono veramente sottili e, anche se non proprio inesistenti, risultano non invasivi esteticamente.

Spesso, anche gli angoli stessi del display risultano arrotondati o smussati, così come è possibile una bombatura del vetro di protezione ai lati del pannello.

Ciò è pensato principalmente per venire incontro alle richieste del mercato di display sempre più ampi, senza eccedere troppo nelle dimensioni totali del telefono: si possono recuperare sostanziose parti del display riducendo al minimo i bordi, senza aumentare peso e volume dello smartphone.

Apple ha introdotto questo tipo di tecnologia per la prima volta nel 2017 con l'edizione celebrativa per il 10° anniversario di iPhone, iPhone X (la 'X' non è la lettera ma sta ad indicare appunto il numero romano cardinale decimo).

iPhone X oltre ad includere un display borderless incorpora anche un luminoso pannello OLED, abbandonando così la canonica tecnologia LCD.

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Di cosa è fatto lo schermo dell'iPhone, iPad od iPod Touch?

Ora che sappiamo come è fatto uno schermo capacitativo, e come funziona, vediamone insieme tutti gli elementi costituenti:

Il digitizer è il componente, sottilissimo, che contiene lo strato di ossido di metallo ed i sensori della variazione della capacità.

Il display LCD, come abbiamo visto, è lo schermo che, illuminato da una lampada o da una serie di LED, visualizzerà quello che il processore grafico elaborerà.

E, per finire, a coprire tutte e due queste componenti molto delicate, troviamo uno schermo trasparente.

Il materiale cambia da modello a modello e da produttore a produttore, ma deve essere sempre trasparente al 100% e quanto più resistente possibile.

Per lo schermo di protezione, si può usare il vetro (ormai nessuno lo usa più, almeno non puro), polimeri vari - tra cui la storica hesalite -, oppure moderne leghe in fibra di vetro e silicati, molto resistenti.

Attenzione: quando si dice ‘molto resistenti’, non si intende ‘indistruttibili’.

Per ora, purtroppo, di indistruttibile non è stato creato ancora nulla… E forse mai sarà creato.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

Vetro, LCD o OLED?

Molto spesso, i possessori di iPhone ed iPad confondono il vetro di protezione con il pannello LCD, e questo di solito capita quando il dispositivo in loro possesso subisce un urto, con conseguente frattura del display.

Da iPhone 4 in poi e da iPad Air 2 in poi, i pannelli LCD, il digitalizzatore ed il vetro di protezione sono incollati assieme direttamente in fase di produzione industriale.

Questo porta numerosi vantaggi, sia economici che pratici: leggerezza, minor spessore, ecc ecc.

Lo svantaggio principale è che un qualsiasi danno ad uno dei tre componenti comporta l'obbligatoria sostituzione di tutto l'assemblato (in gergo tecnico: display assembly).

Montano il display assembly gli iPhone modello:

Da iPhone X Apple ha abbandonato la tecnologia LCD per adottare la tecnologia OLED.

Montano il display assembly gli iPad:

Ai fini della riparazione di display assembly rotto, quindi, è indifferente se il danneggiamento è nel vetro di protezione, nel pannello LCD o nel digitizer: è sempre necessario cambiare tutto l'assemblato.

Perché il vetro dell'iPhone, iPad od iPod Touch si rompe in mille pezzi?

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Perché, in questo piano della realtà di questo Universo, tutto si rompe.

Basta applicare la forza giusta al punto giusto.

Il che ci riporta, dolorsamente, al problema principale: le cricche agli schermi dei nostri amati iPhone, iPad ed iPod.

Vere cricche nel cuore, per molti. Noi compresi.

Infatti, ci dispiace così tanto di vedere i fantastici dispositivi Apple ignobilmente crepati, che li ripariamo proprio per non vederli più in quello stato.

La Apple usa, per gli schermi protettivi dei delicatissimi digitizer e LCD, un particolare e molto usato composto in lega di alluminio e silicato, chiamato Gorilla Glass.

Tale materiale, effettivamente molto resistente a graffi, urti accidentali, botte e cadute, non è comunque indistruttibile: si rompe.

Specie se il vostro telefono o tablet sbatte 'male'. Per 'male', si intende che prende una delle peggiori botte che si possano dare ad un vetro silicato a forma rettangolare: all'angolo. Che poi, considerato che il vostro iPhone od iPad sono parallelepipedi, parliamo di uno spigolo.

In realtà, è tutto sempre molto relativo: dipende dall'intensità dell'energia cinetica che lo schermo deve sopportare e dal punto molecolare dove l'assorbe.

La struttura di un qualsiasi composto in silicato è su base cristallina, quindi i suoi componenti (atomi e molecole) si distribuiscono in spazi ben precisi e di forma geometrica definita e modulare. E tali spazi, hanno coefficienti di assorbimento dell'energia differenti.

In alte parole, molto più povere: alcuni punti si crepano con più facilità degli altri.

Il Gorilla Glass è un ottimo materiale, ma non è esente da difetti.

Il problema maggiore è che, una volta criccato, le crepe si espandono istantaneamente, in direzione radiale, e formano tante altre micro-crepe, che formano altre micro-crepe, che formano altre micro-crepe... Insomma, avete capito il concetto. Dopo l'urto, troverete una ragnatela di crepe e schegge, brutte a vedersi e abbastanza pericolose da toccarsi.

Ancora, lo schermo di protezione fa esattamente il suo lavoro: protegge digitizer e LCD.

Li protegge da tutto: dalle vostre dita e dal grasso presente su di esse in primis, e poi da liquidi, polveri... Persino la pelle morta.

E se la vostra protezione ha delle falle... Prima o poi, anche il digitizer e l'LCD ne risentiranno.

Se siete stati poi particolarmente sfortunati, l'urto non solo ha danneggiato schermo di protezione e digitizer, ma ha anche rovinato l'LCD.

Se si tratta di iPad (qualsiasi modello, anche il mini), schermo di protezione e digitizer possono essere cambiati separatamente dall'LCD; su alcuni modelli di iPhone, questo non è possibile, e l'intero blocco schermo di protezione/digitizer/LCD (chiamato assembly, in gergo tecnico) devono essere cambiati contemporaneamente. Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

Controllo rapido dei danni: valuta se il vetro/display dell'iPhone è compromesso

Abbiamo visto che un generico display moderno di un moderno dispositivo con schermo multitouch è formato da differenti componenti, a loro volta unite tra di loro per formare un unico blocco, che permette la visualizzazione delle immagini e l'interazione tattile dell'utente.

In seguito a caduta accidentale, e all'energia che l'iPhone prende con essa, i vari componenti che formano il display possono danneggiarsi; a volte in maniera reversibile, molte altre in maniera irreversibile.

Molti utenti, che ovviamente non sono esperti di elettronica in generale e telefonia mobile in particolare, spesso fanno fatica a capire, esattamente, la natura del danno che il loro iPhone, od iPad, ha subito: spesso la natura del problema viene confusa con altro, e spesso ancora, erroneamente, si pensa che il dispositivo sia ormai irrecuperabile e perciò da cestinare.

Per aiutare gli utenti meno esperti a far chiarezza dopo un danno accidentale che ha compromesso la funzionalità del telefono, c'è un sintentico e rapido controllo che può essere fatto.

Qui di seguito una carrellata d'immagini d'esempio che, unite alle brevi e facili domande, possono aiutarvi a capire il malfunzionamento del dispositivo, e ad avvertire opportunamente i tecnici dell'assistenza.

È veramente un veloce test che potete fare dopo ogni disgraziata caduta del vostro iPhone, e può esservi utile a stimare il danno eventualmente provocato.

1 - Sono presenti cricche od incrinature sulla superficie del vetro di protezione?

iPhone con vetro di protezione rotto
iPhone con vetro di protezione rotto

Il danno più comune e temuto: il vetro di protezione rotto.
Un danno di facile constatazione: basta un accurato esame visivo, sotto adeguata luce, per accorgersi di cricche, incrinature e venature del vetro protettivo.
Anche in presenza di gravi danneggiamenti del vetro di protezione, il display e la funzionalità del digitalizzatore possono continuare ad essere servibili.
Purtroppo, a parte i modelli iPhone 3G ed iPhone 3GS, in tutti gli altri modelli di iPhone un danno al vetro protettivo rende necessaria la sostituzione di tutto il display.

2 - Compaiono righe bianche semi-trasparenti verticali sul display?

iPhone con contatti elettrici dell'LCD rotti
iPhone con contatti elettrici dell'LCD rotti

Se dopo la caduta vedete comparire delle righe bianche semi-trasparenti verticali sul display, con buona probabilità si sono rotti uno o più contatti elettrici dell'LCD.
A volte, il danno interessa anche la funzionalità del digitalizzatore, rendendo alcune zone del display totalmente insensibili al tocco, e quindi inutilizzabili.
È un danno irreparabile, che comporta la completa sostituzione di tutto il display (vetro incluso).

3 - Compaiono righe verdi verticali sul display?

iPhone con contatti dell'LCD in corto-circuito
iPhone con contatti dell'LCD in corto-circuito

Se dopo la caduta accidentale vedere comparire tante sottili righe verdi vetticali per tutta l'altezza del display, i contatti corrispettivi alle linee di deformazione dell'LCD sono in corto-circuito, e questo rende tutto il display da sostituire.
In molti casi, l'LCD con i contatti in corto fa spegnere e riaccendere il telefono continuamente, rendendone l'uso impossibile.

4 - Compaiono macchie scure sul display?

iPhone con zone dell'LCD rotte
iPhone con zone dell'LCD rotte

Se dopo l'urto compaiono strane macchie scure sul display, i cristalli liquidi dell'LCD sono irreversibilmente danneggiati, e non possono più polarizzare la luce del backlight.
Anche in questo caso, è un danno irreversibile, che comporta la necessaria sostituzione di tutto il display.

5 - Compaiono righe orizzontali tremolanti sul display?

iPhone con flex video o chip di controllo dell'LCD rotto
iPhone con flex video o chip di controllo dell'LCD rotto

Se dopo la caduta il display del vostro iPhone comincia a mostrare righe orizzontali e tremolanti, parallele alla larghezza, su tutta la superficie visibile, è assai probabile che si sia rotto il flex di collegamento dati dell'LCD.
Tale difetto, tipico ed irreversibile, può manifestarsi continuamente, oppure soltanto se l'utente preme con decisione in un punto particolare della superficie del telefono, quasi sempre in corrispondenza del flex di comunicazione dati danneggiato (in alto a destra per tutti i modelli di iPhone).
Anche qui, siamo in presenza di un danno che non può essere riparato se non sostituendo tutto il blocco LCD danneggiato.

6 - Compaiono righe multi-colorate per tutta la superficie del display?

iPhone con cristalli LCD rotti
iPhone con cristalli LCD rotti

Se compaiono tantissime righe colorate per tutta la superficie del display (con immagini statiche o tremolanti, è indifferente), magari unite anche a zone dove sono presenti delle macchie scure, ed il difetto vi impedisce di vedere qualsiasi immagine del video, l'LCD è completamente rotto, ed i suoi cristalli sono tutti o quasi compromessi.
Un danno irreversibile, che comporta la totale sostituzione del display.

7 - Compaiono quadrati bianchi semi-trasparenti in alto sullo schermo?

iPhone con connettore LCD disconnesso
iPhone con connettore LCD disconnesso

Se dopo la caduta compaiono degli strani quadrati in alto sullo schermo (a volte, raramente, anche in basso), potreste essere stati fortunati: si potrebbe essere semplicemente semi-disconnesso il connettore dell'LCD, senza per forza aver subito un danno irreparabile.
In questo caso, al tecnico basterà riconnettere adeguatamente il connettore, eseguire un hard-reset e ripristinare la funzionalità del dispositivo.

8 - Lo schermo non s'illumina più?

iPhone con backlight non funzionante
iPhone con backlight non funzionante

Se dopo l'urto il vostro iPhone presenta una luminosità del display troppo bassa, anzi quasi assente, potrebbe essersi rotto il LED del backlight.
Nei casi più gravi (anche se molto rari), ad essersi rotto è l'integrato che regola la luminosità del backlight, oppure un micro-componente sulla scheda logica; sono casi veramente rari, che di solito non capitano per urti, ma per sovra-tensioni o corto-circuiti.
Nel caso fosse il LED del backlight ad essersi rotto, è sufficiente che il tecnico provveda a dissaldarlo e sostituirlo con uno funzionante, per ripristinare la corretta lumiosità dello schermo.
Il cambio totale del display non è necessario, in questo caso.

Dove rivolgersi per la riparazione dello schermo iPhone o iPad?

Cambia lo schermo rovinato del tuo iPhone 5! Chiama il 333.29.22.308!

Se avete finora letto questo lungo ed appassionante articolo, è probabilmente perché anche voi avete un vetro rotto. Sbang. Crash. Puffete.

Vi è caduto, ve l’hanno fatto cadere; ha sbattuto, vi hanno sbattuto contro; vi è volato giù dal terzo piano, ve l’hanno tirato giù in testa dal terzo piano…

Quale sia stato il suo triste destino, il vostro iDevice non può rimanere così.

E no: purtroppo, la garanzia limitata di Apple (così come quella di tutti gli altri costruttori di smartphone), non comprende danni che voi avete causato al dispositivo. Questo, probabilmente già lo sapevate, ma è sempre doloroso ricordarlo.

Avete quindi tre scelte:

La prima soluzione, ovviamente, qualsiasi persona dotata di buon senso ve la sconsiglierebbe.

La seconda è valida, ma (un po' come per il discorso batterie) è estremamente costosa.

Apple infatti sostituisce il vetro o display rotto nei suoi Apple Store per un prezzo molto elevato, e non per tutti i modelli di iPhone.

Il costo varia da dispositivo a dispositivo, ma sono cifre comunque molto elevate.

La terza soluzione, è quella che vi può garantire eccellenti risultati, con un bel risparmio di soldi e tempo: potete infatti risparmiare fino a 3/4 di quello che vi chiede Apple nei suoi Apple Store.

Noi montiamo solo display LCD, schermi di protezione e digitizer compatibili OEM/A+ di altissima qualità.

Ed i test che facciamo a qualsiasi dispositivo che ci portate per la riparazione, sono esattamente gli stessi che fanno i tecnici Apple in un Apple Store.

Per la cronaca: sono test ossessivi e maniacali.

Perché, purtroppo, quando si rompe uno schermo di protezione, il dispositivo può risentirne non solo esteticamente, ma anche nella componentistica interna.

Noi eseguiamo controlli scrupolosi, e vi cambiamo il vostro schermo/digitizer/LCD rapidamente, nella massima sicurezza e con la migliore qualità.

In media, i nostri prezzi sono fino al 40% più bassi di quelli che vi fa un generico Apple Store... Ma la qualità non cambia di una virgola.

E per i nuovi iPhone (dalla serie 12 in poi) installiamo anche ricambi originali Apple, direttamente dal programma Apple Self Repair.

Prima però di cominciare a pensare in quale istituto di credito andare per accendere un mutuo e ripararlo, bisogna analizzare un attimo la questione.

Nel senso: COSA vi si è criccato, esattamente?

Lo schermo di protezione? Il digitizer?

Il display LCD/OLED?

Od una somma di questi?

Ecco un piccolo test che potete fare da soli, per avere una prima, parziale idea di cosa non funziona:

  • Il dispositivo si accende?
  • Lo schermo tattile, benché crepato, funziona ancora?
  • Crepe a parte, ci sono interferenze strane nell’immagine?
  • L’immagine è chiara, i colori sono normali, ci sono sfarfallii?
  • L’immagine rimane per tutto il tempo che deve rimanere, o ‘va e viene’, alternando periodi di oscurità e disperazione a periodi di luce e salvezza?

Una volta che avrete risposto alle domande in alto… Non cambierà nulla, in effetti: dovete sempre riparare il vostro iAmore.
Cambierà però qualcosa nel vostro portafogli, visto che i costi sono differenti da dispositivo a dispositivo, e da cosa si è rotto a cosa si è rotto.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!

E se la scocca del telefono s'è danneggiata dopo la caduta accidentale dell'iPhone?

Ripara ora il vetro danneggiato del tuo iPhone 8 a Milano. Chiama il 333.29.22.308
Dalla serie iPhone 8 in poi, una delicata retro-scocca in vetroresina è stata aggiunta ad ogni modello di iPhone, per permetterne la ricarica ad induzione

Gli iPhone della serie 5 (iPhone 5, iPhone 5S, iPhone SE) e gli iPhone della serie 6 (iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6S, iPhone 6S Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus) che hanno una scocca/telaio in alluminio sono particolarmente delicati: in caso di urti e cadute accidentali, anche lievi, la delicata scocca può danneggiarsi, modificarsi nella struttura ed impedire quindi l'installazione di un nuovo display di ricambio.

Questo problema, ben poco risolvibile data la nota peculiarità dell'alluminio nell'essere incredibilmente leggero ma altrettanto incredibilmente duttile e delicato, è particolarmente evidente negli iPhone della serie 6: tali dispositivi, difatti, hanno da subito dimostrato una considerevole fragilità della struttura, deformandosi anche per minime sollecitazioni energetiche.

Quest'inconveniente fa si che il telefono risulti molto delicato, specie alle pressioni non omogenee sulla sua struttura.

Una parte molto delicata di ogni iPhone con telaio portante in alluminio sono gli angoli: se urtati ed ammaccati, oltre che a far uscire il vetro dalla propria sede - o creparlo - non permettono l'installazione di un nuovo ricambio, e pertanto debbono essere prima trattati.

Negli iPhone dalla serie iPhone 8 in poi, si aggiunge un altro problema: la retro-scocca in vetro, estremamente delicata, resasi necessaria per permettere la ricarica ad induzione.

Ciò comporta un'ulteriore fonte di pericolo per il telefono, in quanto si aggiunge un ennesimo elemento molto fragile, ben poco resistente ad urti e cadute, la cui sostituzione può risultare molto complessa e, per alcuni modelli, particolarmente onerosa.

Noi siamo specializzati nel ricondizionamento delle scocche danneggiate degli iPhone di ogni modello: grazie a dime e lime professionali, nonché una buona dose di manualità e precisione, possiamo riportare a condizione d'utilizzo una scocca ormai inservibile dell'iPhone.

Il servizio è sempre compreso nel prezzo di sostituzione del vetro, senza costi aggiuntivi per il cliente.

L'impermeabilità della serie iPhone 7, iPhone 8, iPhone X, iPhone 11 e iPhone 12 dopo una rottura del vetro protettivo

Ripara ora il vetro danneggiato del tuo iPhone X a Milano. Chiama il 333.29.22.308
Una maschera per l'applicazione di un nuovo biadesivo acrilico in un iPhone X

Com'è noto, dalla linea iPhone 7 in poi, Apple ha implementato la certificazione IP67, che consente allo smartphone di resistere a brevi immersioni in liquidi conduttivi (di massimo 30 minuti), e garantisce anche la resistenza alle polveri sottili.

Tutto questo però è ovviamente valido solo se il dispositivo non subisce danni o deformazioni della sua struttura, molto frequenti nel caso di urti accidentali.

Quando il vetro protettivo si rompe in seguito ad un sovraccarico energetico dovuto ad una caduta o comunque un danno da urto, l'iPhone perde immediatamente la sua impermeabilità.

In fase di sostituzione del componente danneggiato, il tecnico deve quindi provvedere all'analisi del dispositivo, individuando le eventuali deformazioni del telaio, rimuovendo il vecchio adesivo acrilico impermeabilizzante e stabilendo se sia o meno possibile ripristinare il livello IP67 con l'applicazione di un nuovo display.

Tale possibilità è decisa esclusivamente dal tecnico qualificato, e può non essere possibile per tutti gli iPhone danneggiati.

Eseguiamo empre la specifica analisi dell'impermeabilità per gli iPhone della linea 7 in poi, testandone la tenuta tramite apposita campana a vuoto e relativo test di pressione.

Laddove la funzionalità non può essere ripristinata (solitamente, per deformazioni del telaio), il tecnico provvede ad avvertire il cliente e a suggerirgli le opportune misure da prendere per evitare al telefono il contatto accidentale con i liquidi conduttivi.

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Le prenotazioni ricevute dopo le ore 12.00, richieste per lo stesso giorno, saranno automaticamente spostate al giorno successivo (mantenendo la stessa ora scelta).

Per le urgenze, il servizio di cambio rapido schermo è disponibile anche fuori dagli orari di lavoro (dal lunedì al sabato dalle 11.30 alle 19.30), 24 ore su 24, solo su chiamata al numero 333.29.22.308 e con il pagamento di un sovrapprezzo.

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Il vetro del mio iPhone / iPad dovrebbe essere ancora in garanzia, mi potete fornire assistenza?

No: non ci occupiamo di vetri protettivi/display (e dispositivi in generale) che ancora rientrano nel programma d'assistenza in garanzia del produttore e/o rivenditore.
Il nostro servizio di cambio rapido vetro/schermo si applica esclusivamente ai dispositivi fuori dal periodo di garanzia1, o che hanno subito danneggiamenti che hanno provocato la decadenza della stessa.
Dovete quindi rivolgervi ai centri d'assistenza ufficiali di Apple, se il vostro dispositivo si trova ancora in condizione di validità della garanzia.

1A tutela del cliente e per correttezza etica e professionale (a noi particolarmente a cuore), precisiamo che un danno da urto/caduta di un vetro/display generalmente invalida sempre la garanzia del produttore/rivenditore, in quanto danno non causato da difetto fabbricativo, ma da incuria dell'utente.
Interventi di sostituzione del vetro/display su dispositivi ancora in garanzia effettuati fuori dai laboratori ufficiali designati dal produttore possono pregiudicare il supporto futuro del dato dispositivo da parte dello stesso.

Perché venire da noi, se Apple dà un iPhone nuovo con una differenza di prezzo ?

Solitamente, Apple non vi da un telefono nuovo, ma uno ricondizionato.
Cosa vuol dire 'ricondizionato'? Riparato, ripristinato, riportato a condizione originaria.
Ovvero: vi ridà indietro un telefono che molto probabilmente qualcuno prima di voi gli ha portato (esattamente come voi fate ora) rotto.
I tecnici Apple lo hanno riparato, e l'hanno rimesso in vendita.
In pratica, il telefono non vi costa solo in prezzo che lo pagate, ma il prezzo più il valore del dispositivo che gli state dando.
Che loro poi ricondizioneranno, e rimetteranno in vendita. A ciclo continuo, in pratica.
Questo, per alcune categorie di persone può essere vantaggioso (chi ha telefoni aziendali, od in leasing), ma in genere se vi fate due conti, per molte categorie di utenti la cosa non è particolarmente conveniente.
Solo a titolo esemplificativo: noi cambiamo totalmente lo schermo di protezione/digitizer/LCD e la scocca in vetroresina posteriore di un iPhone 8 a partire da soli € 79,00 IVA compresa.
Con componenti di altissima qualità. In 30 minuti, in tutta Milano comodamente a casa vostra.
Apple vi chiede molto denaro per darvi un dispositivo che non è il vostro, di cui ignorate la passata provenienza, comunque riparato (né più e né meno di quel che facciamo noi) e, soprattutto, non sapete come sta effettivamente messo dentro.
Certo, funziona, Apple ve lo garantisce per un periodo limitato di tempo, ma... State sempre pagando un prezzo molto, molto elevato.
Il discorso prezzo, poi, si fa ancora più consistente per quel che concerne gli iPad: noi possiamo cambiare il vetro protettivo di qualsiasi iPad a partire da soli € 69,00 (per iPad 2): un prezzo incredibile, se si considera che Apple vi vende un ricondizionato, di eguale modello, ad una cifra che può anche triplicare.
Noi siamo specializzati in dispositivi Apple ma non siamo Apple: questo ci permette di farvi risparmiare enormemente.

Questione di qualità

Ripara l'LCD del tuo iPhone! Qualità OEM! Chiama il 333.29.22.308

Non tutti i ricambi per display iPhone sono uguali, anche considerando lo stesso modello.
La qualità originaria è quella che garantiscono i ricambi OEM (Original Equipment Manufacturer, dall'inglese 'produttore di apparecchiature originali') ed i ricambi di classe A+ (eguali agli OEM).
Un ricambio OEM è un ricambio che una data azienda, appaltatrice della casa di ideazione e progettazione originaria, produce per conto di essa.
Il prodotto finito è poi generalmente spedito ad un'altra azienda ancora, che si occupa dell'installazione e dell'eventuale marchiatura.
Un prodotto OEM è quindi un prodotto marchiato ed installato da una data azienda per conto di un'altra azienda committente.
Un prodotto A+ è un prodotto di qualità OEM che non ritorna all'azienda installatrice, ma che viene venduto nel mercato. come commerciale compatibile
Noi installiamo solo LCD OEM rigenerati oppure A+, per dare sempre la massima qualità della riparazione del vostro iPhone.
Siamo tra i pochi a rigenerare, attraverso un lunghissimo e complesso procedimento, gli LCD/OLED OEM originari con vetro spaccato, riportandoli a condizione d'utilizzo.
I nostri prezzi, per la qualità che offriamo, non temono davvero confronti.

I nostri clienti dicono:
‟Schermo iPhone 7 sostituito in soli 30 minuti, e ha perfettamente mantenuto la sua tenuta stagna! Sono i migliori a Milano!”
Lucrezia
‟Vetro del mio iPhone 6S ridotto in frantumi, ed anche l'LCD era danneggiato.
Riparato al volo, ed è perfetto!"
Lara
‟iPad caduto malamente, e LCD distrutto altrettanto malamente.
Riparato ad un prezzo strepitoso!"
Adele
Se dovete procedere con la sostituzione dello schermo del vostro iPhone od iPad, chiamateci al 333.29.22.30 o mandateci un messaggio su WhatsApp.
Abbiamo i prezzi più bassi del mercato, ma non rinunciamo mai alla qualità.
Pericolo tossico! Leggi con estrema attenzione! ATTENZIONE! Pericolo tossico! Leggi con estrema attenzione!
UNO SCHERMO ROTTO, O CRICCATO, PUÒ ESSERE MOLTO PERICOLOSO.
LO SCHERMO DI PROTEZIONE DI QUASI TUTTI I DISPOSITIVI APPLE, TRA CUI iPhone, iPad ed iPod Touch, È COSTRUITO COL GORILLA GLASS, OVVERO UN MATERIALE IN LEGA DI ALLUMINIO-SILICATO ESTREMAMENTE RESISTENTE, MA CHE HA IL BRUTTO DIFETTO DI FINIRE IN PICCOLISSIME SCHEGGE, SE CRICCATO. TALI SCHEGGE SONO MOLTO PERICOLOSE, ED UN VETRO DI PROTEZIONE ROTTO DOVREBBE ESSERE SEMPRE SOSTITUITO NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE. ANCORA, SE VOLETE ADDENTRARVI DA SOLI NELLA SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE ROTTO, RICORDATEVI DI INDOSSARE SEMPRE GUANTI ED OCCHIALI PROTETTIVI.
NOI MONTIAMO VETRI, DIGITIZER E LCD NUOVI OEM, GRADO A+ E COMMERCIALI COMPATIBILI DI ALTA QUALITÀ.
Lasciamo volentieri agli altri schermi di bassa qualità.
In aggiunta, ad ogni cambio di schermo, digitizer, LCD od assembly completo, il vostro dispositivo viene accuratamente controllato, pulito da eventuali polveri e/o altre impurità e consegnato solo dopo un preciso esame (in cui viene eseguito uno stress test di iOS, viene verificato il funzionamento delle fotocamere, della ricezione GSM, dell'antenna Bluetooth, Wi-Fi... E tante altre cose), atto a verificare l'assoluta perfezione del vostro nuovo schermo.
Perché la vostra sicurezza è importante, così come è importante la vostra soddisfazione.